In un mondo che ci impone la globalizzazione (
ci impone, poichè è l'Italia a doversi adeguare alle mode del momento) ci dimentichiamo troppo spesso di quali caratteristiche l'Italia abbia.
1. L'Italia sa ricercare la Bellezza.
Quanto spesso ci dimentichiamo che l'Italia è una grande bellezza anche dal punto di vista estetico? Mentre ci facciamo globalizzare ed invadere da diete ipercaloriche di stampo americano - e dalle consecutive e disastrose diete - ci dimentichiamo che la dieta mediterranea ci assicura il quarto posto per aspettativa di vita
al mondo (per i più scettici vedere
qui).
I canoni della bellezza italica sono molto simili a quelli della grecia classica, pattern facciale ancora a lungo nei trend della chirurgia estetica mondiale.
2. L'Italia sa mangiare bene (e con gusto!).
Se ci dimentichiamo spesso di essere "belli" ancora più spesso ci dimentichiamo di saper mangiare bene. Accecati dalla frustrazione ci accontentiamo spesso di all you can eat di scarsa qualità, sappiamo cucinare dei notevoli noodles ma non saremmo in grado di fare una discreta pasta della pizza.
Eppure la cucina italiana è stata da sempre invidiata, e forse proprio per questo motivo "sotterrata" dalle globali mode del momento.
Nessuno vorrebbe un italiano -
o una italiana - che non sappia cucinare, o no?
Quindi viva la dieta mediterranea e il gusto che il mondo ci invidia!
3. L'Italia profuma di Storia e Archeologia.
L'Italia è come la Grecia: è tanto facile scorgere tali bellezze che ormai non ci curiamo nemmeno più che esistano. L'Italia vive nella fantasia dei popoli esteri come un luogo "piccolo" ma trasudante cultura e storia da tutti i pori. Non esiste città, in Italia, che non vanti una origine millenaria e che non ne porti in qualche modo degli orgogliosi resti.
L'Italia è tanto abituata alla storia che non se ne cura nemmeno quando la trova passeggiando per le vie del centro di Milano. Tuttavia, quando un Italiano viaggia in molte altre parti dell'estero, in città dalle radici meno mantenute - come ad esempio Oslo -, è chiara e soffocante l'assenza di storia e di provenienza culturale.
4. L'Italia sa usare la Simpatia, è cafone al punto giusto.
Il pregiudizio estero (e italiano) verso l'Italiano stesso rientra spesso nell'aggettivo
"cafone". L'Italiano trascina le ciabatte verso il mare, parla a voce alta, ride sguaiatamente e mangia come se fosse il piacere più alto della lussuria. L'Italiano fa la scarpetta nel piatto, ci prova con donne al di sopra delle proprie possibilità, crede sempre di avere l'idea che cambierà il mondo.
Siamo sicuri che attualmente l'italiano medio possa definirsi cafone? Forse un tempo sì, quando lo stereotipo dilagante voleva un gentleman dalle fattezze inglesi, intento a bere il the delle 5 senza risucchio.
Attualmente lo scettro del cafone appartiene, ahimè, ai tanto "poco simpatici" turisti inglesi, olandesi e tedeschi che si divertono a soggiornare sui nostri monumenti addormentandosi, emettendo rumori corporei e sputacchiando un mix letale di alcool e grasse patatine da 50 centesimi.
Gli Italiani sono ormai così troppo cortesi che si vergognano di dire loro che il porcile di Nonno Ubaldo era più aggraziato di quegli ammassi di corpi senza ordine.
L'Italiano sa usare la simpatia, in qualsiasi cosa esso faccia. Noi Italiani abbiamo una capacità di variare tra ironia, satira e umorismo vero e proprio, tanto che la letteratura goliardica vanta origini italiane. L'Italiano spesso tende ad odiare i suoi compatrioti perchè li ritiene responsabili degli scempi che vede per strada
dimenticandosi che ormai il gentlemen vero è più vicino allo stereotipo italiano che a quello inglese.
5. L'Italia è la culla della Letteratura.
Serve dire ben poco a riguardo, anche se il dilagare di alcune letterature secondarie ha messo in crisi il settore dei libri intelligenti. Tuttavia, l'Italiano sa leggere e ama farlo. Che si tratti del compendio o di 50 sfumature di grigio, l'Italiano legge. Il successo della catena di libri a 0.99 centesimi ne è la prova: l'Italiano ha solo bisogno di trovare un buon rapporto qualità/prezzo.
6. L'Italia è e sa fare Arte.
L'Italia è stata la culla forse del maggior numero di artisti esistenti sull'intero pianeta. L'Italia vanta un numero inimmaginabile di opere d'arte, spesso nascoste nelle case perchè dipinte proprio da nonni, zii, parenti.
L'Italia è abituata al bello e lo sa riconoscere, spesso senza nemmeno accorgersene.
I campi artistici italiani vantano tutt'ora dei bravissimi critici d'arte, dei notevoli curatori, dei grandi artisti.
7. L'Italia è e sa fare Scienza.
L'Italia, a partire da Leonardo da Vinci sino ad arrivare a grandi menti di questi anni non ha nulla da invidiare all'estero se non un maggiore investimento nella ricerca da parte dello stato.
8. L'Italia è Trascendenza.
Se l'Italia è patria di scienza, è a sua volta patria di trascendenza, religione, misticismo.
L'Italia è terra di profeti, santi ed eroi ed è per questo che non trascura le sue origini e la ricerca di una profondità interiore non solo in ciò che può essere conosciuto, ma anche oltre, alla ricerca di un senso e una trascendenza superiore
9. L'Italia sa convivere con l'Eclettismo del suo popolo.
L'Italia ha sempre convissuto sotto una duplice emozione: la felicità di riprendere possesso di una Italia in quanto tale, come fu per l'impero romano e l'infelicità di popoli ormai troppo diversi e culturalmente opposti. L'Italia ha però imparato a convivere nel rispetto, portando feste popolari meridionali al nord e tradizioni nordiche al sud, generando un miscuglio eclettico fino ad ora sempre e comunque ben radicato alla propria regione di origine, ed è questo il bello dell'Italia.
10. L'Italia è Tradizione.
Ed ecco la parte più bella dell'Italia: le sue immense tradizioni. I modi di dire, i proverbi, le storie sono diffuse in tutta Italia come a tessere i ricordi di ciò che fu un grande stato e vide numerose guerre.
Le tradizioni Italiane sono state candidate ad entrare nel patrimonio Unesco, ed è per questo che è importante che i giovani vogliano approfondire le tradizioni della propria regione di appartenenza, in modo da non perdere tutto questo.
I dialetti, così come le tradizioni culinarie, le feste di paese e così via sono tesori invidiati dal mondo intero, che l'Italia non deve rischiare di perdere.