La Rama di Pomm è una festa popolare di Gallarate, grande e antica città del varesotto.
L'origine della festa è da ricercare nel lontano 1630, quando, dopo la discesa dei Lanzichenecchi nella zona Mantovana, si diffuse la peste nera in quasi tutte le province lombarde. Gallarate non ne fu risparmiata e con le sue poche migliaia di abitanti fu ridotta a poco più di un migliaio di anime salve.
I Gallaratesi, disperati, si rivolsero quindi ad un antico santuario considerato miracoloso sulla via che conduceva a Milano, la cappella del Gesiolo (Madonna in Campagna).
I Gallaratesi fecero voto alla Madonna del gesiolo, promettendole di celebrarne ogni anno una festa della presentazione in cambio della guarigione dal contagio.
il dipinto della Madonna del Gesiolo, parte di un affresco più grande andato poi perduto. |
Venne fissata una data, il 21 novembre, e anche gli abitanti di Verghera promisero un pellegrinaggio annuale verso tale meta nel mese di novembre, affinchè la pestilenza se ne andasse.
La peste scomparve da Gallarate il novembre dell'anno successivo.
Il termine Rama di Pomm si riferisce tuttavia all'usanza di vendere sul sagrato della chiesa spiedi di legno con mele infilzate sopra, in memoria di un melo fiorito miracolosamente proprio dopo la liberazione dalla peste.
Sebbene la tradizione della vendita delle mele sia andata scemando soprattutto negli ultimi anni, i Gallaratesi non dimenticarono mai la grazia ricevuta.